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Bottonifici ante litteram impiegavano i gusci dei molluschi già dal XVI secolo per la produzione di articoli in conchiglia |
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Abbiamo già accennato alla storia dei sistemi di allacciatura, a quanto sia incerta l'individuazione di chi abbia inventato i nostri dischetti, tanto meno il tipo di bottone in madreperla. Trattasi forse di deformazione professionale, ma in quanto bottonificio nutriamo vivo interesse per la materia.
Fu sicuramente la necessità a spingere i nostri progenitori, già in epoche molto remote, a ingegnarsi per congiungere i lembi di pelle, per coprirsi e ripararsi in modo più confortevole.
Questa fu probabilmente l'idea originale di abbottonatura.
Indubbiamente molto lontana dalla nostra concezione moderna: non è ancora sorto alcun bottonificio tuttavia, come si suol dire, furono gettate le basi.
A quanto sembra, questi elementi di chiusura erano ricavati - se non da madreperla - dalle parti più resistenti di lische di pesce. Esse, infatti, erano in grado di forare stoffe, pelli e simili e di tenerle unite. Interessante il raffronto con le materie prime del moderno bottonificio.
Scavi archeologici effettuati in Cina e nella valle dell'Indo, solo per citarne alcuni, dimostrano come tale pratica fosse in uso migliaia di anni prima della nascita di Cristo e - in modo magari scontato - potremmo certamente aggiungere, del primo bottonificio.
Fu in epoca greco-romana e quindi bizantina che il concetto di allacciatura si ampliò.
A onor del vero va precisato che la chiusura di tuniche e mantelli avveniva di regola in tali epoche facendo impiego di fibbie, lacci o cinture: infatti iniziarono a comparire su queste vesti spille, che svolgevano funzione di ornamento e che i romani chiamavano fibule.
Questi tipi di spille o fibule, di dimensioni ragguardevoli e con funzione analoga ai moderni elementi da abbottonatura, erano considerate chic e di moda.
Ancora una volta, quindi, al concetto di mera necessità e funzionalità - uno strumento atto semplicemente a tenere uniti due lembi o estremità - si aggiungono elementi estetici e il precursore dei nostri dischetti da bottonificio inizia a trasformarsi in qualcosa da esibire, divenendo un elemento che gioca un importante ruolo nell'abbellimento di un capo di vestiario.
Continuiamo ad essere ancora distanti dal primo bottonificio come lo intendiamo ai nostri giorni, ma si tratta pur sempre di significativi passi in avanti, anche nei confronti dei futuri bottoni in madreperla.
Nella nostra carrellata storica sull'evoluzione delle allacciature nel mondo dell'abbigliamento ci spostiamo quindi al periodo medioevale.
Nel periodo medioevale, in Europa, gli aristocratici iniziarono a curare sempre di più l'abbigliamento e gli elementi di allacciatura rivestirono un ruolo chiave in tutto ciò, venendo pertanto a conoscere uno sviluppo senza precedenti.
I nostri coinvolgenti dischetti iniziarono a decorare mantelli, abiti di sovrani e aristocratici, assumendo un ruolo tanto importante che per la loro preparazione ci si rivolgeva agli orafi; la nascita della produzione industriale deve ancora attendere, ma è solo questione di tempo.
La Francia, a quanto sembra, fu la nazione in cui più che altrove il bottone in particolare con gambo, ma anche con fori si sviluppò con vigore, classificandosi come quanto di più à-la-page ed anzi divenendo un "must" tra l'aristocrazia. Proprio nel paese transalpino si sviluppò pertanto una raffinata tecnologia per la lavorazione dei nostri dischetti, che sarebbe tornata utile e preziosa anche più tardi, al momento della nascita dei bottonifici.
Per quanto riguarda i bottoni in madreperla da conchiglia, sappiamo con una certa sicurezza che intorno al XVI secolo essi comparivano assai frequentemente sugli abiti dell'aristocrazia francese, prodotti da artigiani ingegnosi e competenti - la lavorazione della madreperla richiede attrezzature non scontate - fra i precursori del moderno bottonificio.
Dipinti dell'epoca ci mostrano come file di bottoncini particolari di varie forme, colori e dalle linee molto ricercate, anche in madreperla - oggi di ispirazione per il bottonificio - giocassero ormai un ruolo molto importante per i capi d'abbigliamento.
La madreperla, per la sua particolare bellezza e luminescenza, si affermò in tale contesto e assunse un ruolo di primo piano, che si è consolidato con il passare dei secoli, sviluppando nel contempo quell'insieme di miti e suggestioni che il suo semplice nome: madreperla, evoca e richiama.
Non passerà ancora troppo tempo e il primo bottonificio farà la sua comparsa.
Il bottonificio Lozio di Milano ed i bottoni in madreperla; ma anche bottoni in corozo da tagua, bottoni in corno vero, dischetti in galalite da caseina e avorio, oltre ai bottoni gioiello con strass.