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Prima dell'avvento della produzione industriale erano gli orafi a creare ed elaborare bottoni in madreperla

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Il bottone in madreperla e l'evoluzione della sua produzione in Europa

In Italia la produzione artigianale del nostro settore si era trasformata con l'introduzione del corozo, che aveva fornito nuovi stimoli e reso possibile l'esordio del settore industriale particolare del bottonificio.

Ciononostante, come abbiamo visto, il tipo di bottone in madreperla australiana e trocas mantenne salda la sua posizione e continuò ad esistere e ad essere prodotto.

Evoluzione all'estero dei nostri dischetti.

Mentre in Italia era sorto il primo bottonificio e le province di Bergamo e di Brescia continuavano a essere le più attive e prolifiche nel settore - anche per quanto concerne la madreperla - cosa accadeva nel resto dei paesi europei?

Qual’è la storia dei nostri appassionanti e particolari dischetti fuori dai confini nazionali? Qual'è il ruolo svolto dalla madreperla ?

Non possiamo dire con assoluta certezza quando sorse il primo bottonificio in assoluto, ma forse possiamo intuirlo attraverso alcune interessanti informazioni riguardanti proprio i nostri dischetti nel mondo.

A partire dal tredicesimo secolo, molto tempo prima della nascita del bottonificio moderno, in Europa comparirono i primi tipi di bottoni.

Ma nel diciottesimo secolo, in Francia, essi iniziarono ad assolvere un compito non solo funzionale, ma anche decorativo, di abbellimento e magnificazione, allo scopo di esibire la ricchezza, il potere e l'opulenza di chi li "indossava" (o li faceva indossare ai propri domestici).

Questa fu la nazione nella quale, con certezza, nel XVIII secolo il tipo di allacciatura in metallo conobbe il suo lancio inarrestabile.

Bottoni in madreperla australiana, oro, argento e altre leghe preziose non avevano solo la funzione di “abbottonare” gli abiti, bensì erano sistemati in file e teorie raffinatamente decorative sulle vesti dei nobili.

Erano totale appannaggio dei nobili, degli aristocratici e dei potenti.

Non era il bottonificio a fabbricare questi articoli in metalli preziosi e madreperla; il loro tipo di produzione era affidata agli orafi.

In quel periodo storico i nostri accessori comparivano quasi esclusivamente sugli abiti maschili, mentre le nobildonne, per dare sfoggio della loro ricchezza si servivano di orecchini, diademi e collane, spesso anch'essi preziosamente adornati con elementi in madreperla.

Dal tredicesimo secolo alla prima metà dell'800 l’uso del dischetto di allacciatura si mantenne esclusivamente maschile.

Successivamente l'Inghilterra iniziò ad influenzare l'intera Europa nel settore dell'abbigliamento maschile e per adeguarsi alla nuova moda - tributaria comunque dell'esperienza napoleonica - anche i nobili francesi iniziarono ad indossare abiti più sobri, che facevano un uso più discreto - ancorché frequente - dei nostri dischetti. L'industria manifatturiera del settore del bottonificio si stava avviando.

Per contro la donna iniziò a scoprire sempre più la moda degli accessori di abbottonatura, che progressivamente si affermerà e diverrà un caposaldo dell’abbigliamento femminile.

Il periodo intorno al 1860 segnerà l’apice di questa tendenza.

L'universo femminile ed il particolare bottone in madreperla

Da quel momento in avanti l’uso dei nostri dischetti entrerà di diritto nel mondo della moda, nella confezione di abiti femminili e continuerà ad essere sempre più ricercato e valorizzato.

Lacci e ganci, che fino ad allora avevano rappresentato gli elementi per mezzo dei quali chiudere gli abiti delle signore, saranno in buona parte sostituiti dall’uso del bottone in madreperla australiana, tahiti, trochus e akoya.

Il bottonificio dovrà adeguarsi a questa nuova tendenza ed inserirà all’interno della sua gamma di produzione un numero sempre maggiore di articoli destinati all’universo femminile, come detto spesso realizzati in madreperla.

La Germania innovativa nel campo del corozo, come nello sviluppo del bottonificio

La nazione tedesca ha sicuramente svolto un ruolo molto importante nell’evoluzione del settore produttivo del bottonificio e ciò va riconosciuto.

L’impiego del corozo presso i bottonifici, concependo e concretizzando l'idea di realizzare un articolo con fori vegetale, cosiddetto "frutto", ebbe origine in Germania.

Non si trattò di una scoperta di poco conto, in quanto impresse un impulso determinante allo sviluppo dell'industria del bottonificio.

In Germania infatti fu messa a punto la tecnologia per la realizzazione del bottone in corozo vegetale e contestualmente furono concepiti i macchinari da bottonificio per poter fabbricare l'articolo. Si trattò di un cambiamento epocale, in quanto l’impiego del corozo permise una produzione seriale veramente industrializzata e diede quindi un forte impulso alla diffusione del loro prodotto nel mondo.

Il bottonificio Lozio di Milano e gli articoli in vera madreperla australiana, oltre ai bottoni in corno naturale, ai bottoni in galalite pregiata, e ai bottoni gioiello dorati.