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Le produzioni di bottoni in madreperla nel catalogo Lozio®

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Bottoni in madreperla, accanto a quelli in corno, in corozo, in galalite, a quelli da rivestire e di tipo gioiello

Il bottone in madreperla è un autentico fiore all'occhiello della produzione del nostro bottonificio. Oltremodo interessanti sono i procedimenti di lavorazione di questo accessorio.

La madreperla è stata impiegata sin dai tempi antichi per valorizzare un capo od un’acconciatura, per le sue meravigliose iridescenze, sfumature cangianti naturali. L'excursus storico che la riguarda è davvero molto interessante. Essa è del tutto naturale e presso il nostro bottonificio trova una molteplicità di applicazioni che esaltano il valore estetico dell'abbigliamento: tipi di bottoni particolari destinati a settori che vanno dalla camiceria al capo spalla.

bottonificio - bottoni

I bottoni in madreperla australiana

La conchiglia australiana è la principale fonte di materia prima e costituisce anche la più lussuosa tipologia cui attingere per la produzione di un così pregiato e raffinato articolo, oggetto delle cure più minuziose da parte del nostro bottonificio.

bottonificio - bottoni

I bottonifici ricavano il bottone in madreperla australiana dalla bivalve di grandi dimensioni proveniente appunto dall'Australia – il cui nome scientifico è pinctada maxima – che racchiude le perle coltivate più grandi e prestigiose del mondo; esse sono coltivate fin dagli anni ‘50 in varie zone – principalmente nord-occidentali – dell’Australia.

bottonificio - bottoni

Lo spessore del guscio della madreperla impiegata dai bottonifici per la produzione può arrivare un certi punti anche ai 15 o 20 millimetri e più elevato è lo spessore della valva– oltre al suo diametro, per il quale si registrano dei massimi pari a 30, ma anche 40 centimetri – più grande e pregiata sarà la perla in essa contenuta. Per motivi analoghi, più grande e spessa si viene a trovare l’ostrica utilizzata per la fabbricazione di bottoni in madreperla, più pregiato sarà il risultato finale della produzione medesima.

Poiché prima della lavorazione la madreperla presenta spessori variabili dell’involucro, questo aspetto si rifletterà giocoforza sulle fasi di produzione, nel senso che gli spessori più importanti verranno destinati dal bottonificio alla fabbricazione degli articoli di maggior pregio e consistenza; ne consegue che poter beneficiare di un certo numero di pezzi in vera madreperla di identico spessore conferirà al capo di abbigliamento un valore aggiunto praticamente ineguagliabile.

La materia prima proveniente da Tahiti

Sempre per la creazione e produzione bottoni in madreperla il bottonificio Lozio in Lombardia impiega – con grande effetto e risultato finale di pregio – la bivalve di Tahiti a labbra nere. Queste appartengono alla specie pinctada margaritifera, coltivate principalmente nelle lagune degli atolli della Polinesia Francese, più comunemente chiamate "ostrica tahitiana". La madreperla delle bivalvi di Tahiti conta tra le migliori per la produzione di accessori, perché è molto più spessa di altre in qualche modo analoghe, ma difficilmente comparabili, come “Akoya” o “Rivershell” (ostrica d'acqua dolce).

Quella di Tahiti presenta meravigliose sfumature cangianti in tutti i toni del grigio, ma anche del bianco, dal fumo di Londra a quello più argentato chiaro ed iridescente colorato.

Il " bottone in madreperla " trocas, o trochus

Sempre alla voce accessori in conchiglia si annovera anche il bottone in trocas, per il quale il bottonificio Lozio è pure noto.

In realtà trocas non è una vera a propria madreperla; essa appartiene infatti alla famiglia delle conchiglie per così dire “da paguro”, ma possiede parecchie delle caratteristiche opalescenti della materia prima australiana. L’involucro del trocas grezzo presenta la forma conica di un gasteropode che vive sulle coste dell’Indonesia – in quelli che una volta venivano chiamati “mari del sud” – oltre che su quelle occidentali del Mar Rosso (Eritrea e Sudan), che si presta particolarmente per la produzione dei propri articoli da parte dei bottonifici. La parte brillante corrisponde a quella "abitata" dall'animale.

Il dorso del dischetto forato estratto da ostrica porta spesso (se il retro non è stato levigato dal bottonificio) un residuo, detto "crosta", che corrisponde al rivestimento esterno del guscio calcareo e può essere più biancastro e rosato oppure più scuro e colorato verdognolo, a seconda dell’area geografica d’origine.

Il trocas è leggermente più opaco rispetto alla materia prima australiana e quindi si presta ad ampie applicazioni, nelle quali il nostro bottonificio Lozio di Milano eccelle. Quando è alto e ben lavorato, il risultato non ha nulla da invidiare rispetto ai più pregiati bottoni in vera madreperla.

Altri prodotti del Bottonificio Lozio

Fra le altre tipologie di articoli realizzati in materiali naturali dal bottonificio Lozio annoveriamo i bottoni in corozo vegetale, i bottoni in corno naturale, in cocco e quelli in legno. Gli accessori in galalite colorata, pur prodotti con un materiale naturale, contano fra i materiali artificiali, da non confondere con quelli sintetici! Mentre, nel settore del lusso, non dimentichiamo i bottoni gioiello Swarovski e quelli da rivestire, o rivestiti.